
Sicuro che sia mozzarella? Scopri come distinguere quella vera dalle imitazioni che non ti fanno bene
Ah, la mozzarella!
Anche tu sei un’amante del famoso formaggio filante che ci invidia mezzo mondo?
Allora è meglio che ti siedi, perché sto per rivelarti una notizia che ti scioccherà parecchio:
la maggior parte delle mozzarelle di latte vaccino che hai mangiato… non erano mozzarelle!
Proprio così.
Non mi riferisco solo ai tanti casi di mozzarelle tossiche, già raccontate ampiamente dai telegiornali (ricorderai di certo il caso delle mozzarelle blu o di quelle con la soda caustica).
Intendo dire proprio mozzarelle che hanno tutta l’aria di essere mozzarelle, che vengono quotidianamente impiegate nelle pizzerie italiane, e che non lo sono, anche se vengono spacciate come tali. Sono, in pratica, delle truffe.
Per spiegarti tutto però come sempre dobbiamo partire dall’inizio.
GENESI DI UNA MOZZARELLA
Sai come viene prodotta la mozzarella? Te lo spiego in poche parole.
(Qui parlo solo della mozzarella di latte vaccino, quella di bufala si discosta di poco nella lavorazione, ma richiede qualche passaggio diverso).
Il latte vaccino FRESCO viene innanzitutto pastorizzato. A questo latte, posto in appositi tini, vengono aggiunti i fermenti lattici e, ovviamente, il caglio.
Dopo un riposo di alcune ore, il composto che si viene a creare viene ‘rotto’, e si separano una parte solida e una parte liquida. La parte solida viene poi messa su apposite tavole per togliere ulteriore siero in eccesso. Dopo di che viene passata attraverso una macchina filatrice che la trasforma in una bella pasta filante. Questa viene ancora lavorata in modo tale che poi la si possa modellare nella forma che tutti ben conosciamo: la mozzarella.
Ovviamente un procedimento di questo tipo richiede tempo e personale specializzato, oltre che materie prime di qualità, per cui la mozzarella ‘buona’, che viene realizzata secondo le regole, ha un suo costo.
E la mozzarella, essendo uno degli ingredienti principali della pizza per cui ogni pizzeria ne fa fuori quotidianamente chili e chili, è un bell’investimento.
Per cui, indovina un po’ cosa decidono di fare i pizzaioli furboni che vanno ‘al risparmio’?
Scelgono prodotti di qualità molto inferiore, alle spalle del benessere dei clienti!
L’ANTI MOZZARELLA: SE LA CONOSCI LA EVITI
Oggi moltissimi pizzaioli in Italia spacciano per mozzarella quella che invece è un sottoprodotto della lavorazione casearia: la CAGLIATA.
Come viene prodotta e perché devi stargli lontano? Te lo spiego subito.
La cagliata è un blocco compatto di latte e caglio, in genere di origine non italiana, frutto di altre lavorazioni. Nasce infatti come ingegnoso trucco di paesi europei come Germania, Francia, Estonia ecc. per far fuori le loro eccedenze di latte.
Questo blocco, venduto in genere congelato (di modo da far perdere quei pochi elementi nutritivi buoni che ancora aveva) viene in un primo momento fatto a pezzi. Poi viene messo a sciogliere in acqua calda, cosa che lo trasforma in una massa lavorabile. Alla fine viene filato e diviso in modo da ottenere singole ‘mozzarelle’.
Quindi, qual è la differenza con la mozzarella vera? Non solo il latte della cagliata il più delle volte non è italiano, ma non è fresco ed è frutto di altre lavorazioni! Ovviamente questo si sente nel gusto e nella consistenza. Ti è mai capitato di mangiare una pizza con ‘mozzarella’ gommosa, che non fila, e che sa di poco? Molto probabilmente non era mozzarella, ma la cosiddetta cagliata.
E sappi che, quando mangi una ‘finta’ mozzarella realizzata con cagliata, mangi uno SCARTO.
Attenzione: uno scarto che viene fatto pagare al prezzo di una vera mozzarella!
Il pizzaiolo tirchio ci guadagna, mentre il tuo benessere ci perde, e tanto.
Il numero di pizzerie che compie l’infausta decisione di acquistare cagliata anziché mozzarella vera è alto: uno studio di Coldiretti mostra che di tutte le mozzarelle in vendita 1 su 2 è fatta con latte straniero, e 1 su 3 è fatta con cagliata estera.
Questi numeri ti dicono quanto devi fare attenzione a quello che acquisti.
AFFIDATI AI TUOI SENSI
Come puoi difenderti?
Quando acquisti la mozzarella al supermercato da aprile 2017 non corri più rischi, o per lo meno ne corri di meno: è diventato legge l’obbligo di dichiarare in etichetta l’origine del latte.
Il problema ce l’hai quando non decidi tu quale mozzarella comprare.
Quindi, quando vai a mangiare una pizza fuori con amici, innanzitutto affidati al tuo gusto: come ti ho detto prima, una mozzarella di cagliata molte volte si riconosce per l’assenza di gusto, o per la consistenza gommosa, o per entrambe le cose.
Sospetta poi di tutte quelle pizzerie che ti ‘tirano dietro’ una pizza per pochi spicci: la tua salute vale più di qualche euro risparmiato!
Ecco la buona notizia: se vieni a mangiare la pizza da Sfarinando sei tranquillo.
Anni fa abbiamo fatto la scelta di usare solo mozzarella fior di latte di qualità certificata, e in più siamo stati attenti alla territorialità: per questo abbiamo deciso di acquistare solo quella prodotta con latte di mucche piemontesi!
Per questo sulle nostre pizze la mozzarella si scioglie e fila che è un piacere, e in più è buona e fresca: perché sappiamo che se vogliamo essere coerenti con quello che diciamo di fare, ovvero una pizza leggera e in linea con il tuo benessere, dobbiamo esserlo dall’inizio alla fine.
Ti abbiamo detto che nei nostri impasti usiamo solo farine macinate a pietra (trovi QUI il post), e che li facciamo lievitare 48 ore (QUI è dove te lo raccontiamo).
Oggi sai che non ci fermiamo solo a questo, ma siamo dei maniaci di tutti i dettagli!
Vuoi mettere alla prova quello che ti abbiamo raccontato?
Vieni a sperimentare le nostre pizze leggere e sane per davvero, prenota al numero 011/8009654! Ci trovi a Settimo Torinese, in Via Milano 73 😉
A presto,
Sfarinando
LA VERA PIZZA LEGGERA